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Home Tassazione societaria Riporto perdite rallentato (non decurtato), ma illimitato?
Riporto perdite rallentato (non decurtato), ma illimitato? PDF Stampa E-mail
Tassazione societaria
Scritto da Raffaello Lupi   
Martedì 12 Luglio 2011 08:42

La confusione sulla tassazione attraverso le aziende ed il bombardamento di informazioni da mille siti internet diversi (che in gran parte ripetono cose vecchie) rendono difficile capire la novità effettiva. Perché se manca un quadro di insieme solido, non si sa neppure capire le novità particolari.

In materia di riporto delle perdite, qualcuno aveva letto la decurtazione della perdita riportabile come fosse deducibile dai redditi degli esercizi successivi, ma solo nella misura dell’80%, come se fosse stata tolta rilevanza fiscale al 20% della perdita.

Invece se si legge bene “in misura corrispondente all’80% del reddito prodottosi in ogni esercizio”, si capisce che viene solo rallentato il riporto delle perdite, con un curioso gioco “giuridico matematico” dove – salvo ulteriori complicazioni – il 20% dell’imponibile di ciascun anno successivo non può essere coperto dalla perdita.

Immaginiamo una perdita di 100 e un successivo imponibile di 20, dove bisognerà comunque dichiarare 4 (ossia il 20% di 20). I tempi di riassorbimento della perdita vengono quindi, se ho capito bene, allungati, spostati in avanti, ma gli importi riportabili non sono decurtati.

Non mi risultano però adeguamenti ai termini di accertamento, diretti a rispettare la vecchia logica del periodo di riporto, che lo vedeva tendenzialmente coerente (anche se non millimetricamente) coi termini per l’accertamento, in modo da evitare che prima scadesse il termine per l’accertamento, e poi avvenisse il riporto di perdite ormai incontestabili dall’amministrazione. In varie sedi, sulle pubblicazioni riconducibili a www.fondazionestuditributari.com, suggerivamo di rendere comunque accertabili gli anni di formazione delle perdite, per cinque anni da quello in cui tali perdite erano state riportate.

Era una idea su cui si sarebbe potuto discutere.

Ma non ci possiamo permettere le cose complicate….non che lo siano in assoluto, ma con la fragilità delle strutture cognitive in materia , con la parafrasi che ha soverchiato la riflessione, tra un concetto non immediatamente evidente e uno “complicato”, il passo è molto breve.

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