Nella confusione generale non sappiamo neppure come dobbiamo chiamare l' imposta personale sul reddito, e sentiamo qualcuno che la chiama IRE (proprio come quelle funeste del Pelide Achille..)e qualcun altro  che la chiama Irpef, e abbiamo sempre paura di sbagliare

e che se diciamo IRE qualcuno ci dica vuoi dire irpef...e viceversa. Beh anche questa la dice lunga sul disorientamento diffuso, sulla mancanza di concetti e di punti  fermi, persino  sui  materiali...Perchè bisogna anche qui fare una riflessione sull'intreccio dei  materiali da cui deriva la confusione suddetta. La sostituzione del nome fu uno dei  principi direttivi della legge delega del fisco approvata nel 2003, ma che si è trasformata in decreto  legislativo solo per quanto riguarda la pex, a partire dal 2004. Il resto è rimasto lettera morta, e quindi l'imposta è ancora "sul reddito delle persone fisiche". Tanto più che gli enti  non commerciali percettori di dividendi continuano ad essere soggetti a ires con aliquota generale, e a pagare sul dividendo al 5 percento. Senza alcun conguaglio in base al principio di progressività, che in effetti, per i soggetti diversi  dalle persone fisiche non ha molto senso. Quindi  avanti con l'irpef ...tanto di IRE ne abbiamo già abbastanza..