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Home Tassazione internazionale siti su banche offshore somale e conti svizzeri
siti su banche offshore somale e conti svizzeri PDF Stampa E-mail
Tassazione internazionale
Scritto da Administrator   
Sabato 11 Luglio 2009 15:35

Navigando sulla rete si trova gente strana, come due siti in cui un forum di (aspiranti?) esportatori di capitali discute su quale sia la migliore modalità di portare soldi all'estero. In uno di essi si discute dell'affidabilità di una banca online con licenza somala, in un altro

  si leggono registrazioni di simpatici personaggi del gossip, sui loro conti in sivzzera, Insomma, in rete si trova di tutto, ma dal computer i soldi non escono, e tutto sommato è meglio pagare le tasse in italia, che farsi portare via il malloppo da una banca virtuale. Però se seguite i link indicati sopra vi potere rendere conto di quanto internet possa davvero spiazzare i meccanismi di controllo del monitoraggio fiscale. Potrebbero anche esserci carte di credito, o conti di destinazione di pagamenti con carte di credito, collocati in paesi offshore, in cui il fisco non riesce ad avere informazioni di sorta. Con tanti saluti al mito della tracciabilità, che è molto meno efficace della segnalazione. E' molto più preciso, insomma, avere indicazioni precise dal cliente, facendo leva sulle sue rigidità amministrative e casomai dandogli un incentivo a segnalare.

Commenti

avatar Raffalup
0
 
 
Caro Raffaello,
solo per dirti (ma la cosa ti sarà certamente nota) che il sito della First Oceanic Bank da te citato come esempio, trovato sulla rete, di possibile “anonimato” per far fluire all’estero i propri soldi con molta semplicità è una vera e propria truffa….. internazionale …. (lo si intuisce chiaramente e leggi anche il blog in inglese che ti allego)….che l’unica cosa che aiuta a svuotare non sono le case erariali ma quelle dei poveri malcapitati che gli mandano i soldi (convinti di aver aperto un conto!!). Vedi blog sotto allegato.
Pino Gargiulo

Re: First Oceanic Bank
Posted by Elio on 3/20/2009, 7:39 pm, in reply to "First Oceanic Bank"
79.152.127.62
You are forgetting also

www.bancaremida.com

Roberto Caltagirone and Aurora Bolici
italian scammers and owners of the fake bank

Do not deposit a cent in that internet fake bank



--Previous Message--
: www. First Oceanic Bank .com + www. Fortis
: .com.tr + www. Rahim Bank .com = Money
: Laundering/Terrorism Funding/Money Stealing
: Banks
:
: This is a report on the ongoing money
: laundering/terrorism funding scam.
:
: As a client looking for anonymity and
: privacy, as well as no taxes on income, I
: looked for an offshore bank
: with who I can do some discreet banking. I
: came across a spam email which I received
: from www.FirstOceanicBan k.com.
: Their spam offered a savings or corporate
: bank account without providing any due
: diligance, simply send them a scan of an ID
: and there it is, you have a new anonymous
: offshore bank account.
:
: I liked the idea and decided to go with
: them, I signed up, my account was opened
: within 24 hours.
:
: After 2 weeks of sending and receiving Wires
: of small amounts, I decided they are
: somewhat trustworthy and I can step up the
: volume a little.
:
: I started sending Firstoceanicban k Wires of
: about ,000 every few days, when it would
: land in FOB, I would make payments to people
: I work with,
: For about 3 weeks, Firstoceanic bank would
: give me excuses as to why Wires were not
: sent out, or were delayed, or had errors and
: stupid excuses of the sort.
:
: Until one day, where I have about 0,000
: between FirstoceanicBan k and it's
: corresspondent banks, RahimBank and Fortis
: Bank, FirstoceanicBan k
: customer service completely stopped
: answering me, they simply deleted me from
: their Skype contact list and fullout ignored
: my emails, I had lost 0,000
: and have no one to speak to.
:
: They lied to me for 3 weeks until some money
: added up, and then they screwed me for all
: of it.
:
: I have contacted the corresspondent banks
: which help them carry out their scams, and
: get no response.
:
: Finally, I was contacted by an ex-employee
: of First Oceanic Bank who felt bad for me
: and decided to tell me the truth and explain
: what happened.
:
: Here is his story:
:
: He says the First Oceanic Bank is not even a
: real bank, they are unlicensed and they are
: not recognized as a bank, because they are
: not a bank.
: They simply have an account at Rahim Bank,
: and provide Reference Numbers to clients
: like me for example, so all the money is
: sent to one same account
: just FOB credits it to their clients using
: Reference Numbers.
:
: Rahim Bank and Fortis Bank are in on the
: scam as well, because they work with
: Firstoceanicban k to carry out all this, they
: take all the heat, and
: don't even mind taking all the heat in
: exchange for a nice % of the stolen money
: which is finally split between the 3 banks
: and Terrorist Organizations
: who back those 3 banks.
:
:
: In other words, Rahim Bank, First Oceanic
: Bank and Fortis Bank, are Used to Launder
: Money and Fund Terrorism Organizations. They
: simply steal money
: from clients who open accounts with them
: with no real information, they steal that
: money split it between the owners of those 3
: banks, and give a big
: percentage to Terrorist Organizations.
:
:
:
: This is not the first issue there has been
: with First Oceanic Bank, or Rahim Bank or
: Fortis Bank, they are known for being
: SCAMMERS.
:
: Please stay away from those 3 banks and do
: not help FUND TERRORISM.
:
: Here are a few more links of other
: complaints against those scam banks:
:
: 1.www.talkgold.com/forum/r113017-.html
:
: 2.answers.yahoo.com.au/question/index?qid=20080226025417AAyyqY1
:
: 3.aaa-forums.blogspot.com/2008/01/from-oceanic-ba nk-of-nigeria-p lc.html
: 4.www.antifraud-agenc y.org/fob.htm
:

avatar mauro franchi
0
 
 
Sempre facendo riferimento al caso inglese si evidenzia come lo stato, con un'appropriata attività di intelligence, nel caso specifico nemmeno troppo difficile, può facilmente individuare verso quali stati si diriga maggiormente l'esportazione illegale di valuta. Fatto questo, anzichè costruire provvedimenti che si appiattiscono asetticamente su tutti i paradisi fiscali, pare maggiormente fruttuoso, individuato il paese od i paese che maggiormente raccolgono fondi, avviare trattative coi medesimi, ai massimi livelli, per ottenere liste e nominativi, per poi agire di conseguenza. I recenti accordi G8 ed OCSE, offrono fondate e concrete ragioni agli stati che decidono di muoversi in tal senso. Mi pare che una simile strategia si possa definire come la politica dello "step by step": individuo l'area, concludo l'accordo, ottengo le liste, pesco gli evasori. Così facendo, certo, si escludono paesi, si perdono, momentaneamente, potenziali evasori (che in ogni caso possono poi rientrare in azioni successive) ma si guadagna in efficacia ed efficenza, realizzando, infine, e ciò non è poco, un circolo virtuoso fra previa analisi, azione politica, successiva normazione e conseguente azione amministrativa.
avatar Raffalup
0
 
 
Le osservazioni sono 1) Un paese che indiscriminatam ente comunica le generalità dei propri depositanti esteri alla loro autorità fiscale infrange il patto di riservatezza coi clienti e ha sostanzialmente chiuso. Una cosa è rispondere a richieste nominative e un'altra è trasmettere liste, tradendo sostanzialmente la fiducia dei depositanti 2) Spesso i conti sono "schermati", a nome di qualche fiduciario, senza indicare l'effettivo titolare 3) probabilmente spesso i soldi non derivano da evasione accertabile. 4) Rispondere si all'america, e farlo sapere, innesca una reazione a catena che espone il paradiso fiscale alle richieste di altri paesi, che a quel punto non possono esimersi dal farsi avanti. Però certamente hai ragione, Mauro, nel senso che il sistema migliore è "andare alla fonte", perchè incrociando i dati degli intermediari con quelli delle dichiarazioni c'è un margine di errore altissimo. Rarissimamente capitano casi fortunati. per il fisco, di liti in famiglia come quelle degli Agnelli.
avatar Raffalup
0
 
 
Allora, se andate sul sito dell'UBS (http://www.ubs.com/1/e/index/crossborder/sol_reminder.html) c'è la vicenda completa, che era iniziata addirittura a marzo, con una accusa alla stessa UBS di concorso in senso tecnico, sul suolo degli stati uniti, nell'evasione fiscale di contribuenti americani. Il fisco americano, a questo punto, chiede i nominativi di tutti i clienti americani operanti con UBS, in cambio di una sospensione dell'azione verso la stessa UBS. L'idea era proprio quella di chiedere ad UBS una indicazione su soggetti sconosciuti, con domande del tipo "dimmi tutti i cittadini americani che hanno conti da te, al disponibilità di conti etc., etc..". E' un ordine giudiziario americano (cd john doe summons in gergo curiale d'oltre oceano) naccettabile per la Svizzera,e per il diritto continentale, proprio a causa della sua genericità. Pare oggi sia stato firmato un accordo relativo a richieste nominative dell'IRS all'UBS , tramite il fisco svizzero, del tipo "ti risulta che Pinco Pallino abbia conti?". Il tutto cercando di far emergere volontariamente i circa 15 miliardi di dollari di depositi esteri in nero degli americani (http://www.irs.gov/newsroom/article/0,,id=206014,00.html). Comunque non mi pare che l'IRS faccia violenza alla determinazione della capacità economica , stabilendo per legge che i patrimoni si presumono reddito, nè che proponga scudi fiscali con cripto condoni a prezzi stracciati. Chiedono infatti tutte le imposte evase e una penalità di cui ignoro l'importo, in caso di voluntary discolure.
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