riflessi fiscali del trasferimento dei cespiti attraverso società Stampa
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Patrimonio e Atti giuridici
Scritto da Administrator   
Mercoledì 12 Agosto 2009 00:00
In Italia ci sono un milione di società di capitali, non so quante di persone. Le grandi organizzazioni aziendali sono circa trentamila, volendo essere molto di manica larga. E il resto delle società che fanno? Beh, alcune nulla, visto che non mangiano, non devono vestirsi e non hanno vizi. Altre fanno da contenitore patrimoniale, e sono il bacino delle "società non operative", dove sarebbe bello avere . un dato di gettito delle relative disposizioni di contrasto. Qui però vorrei lanciare un tema strutturale, cioè quello delle forme di appartenenza, nei loro riflessi fiscali. Ci pare che tutte le società, se vogliono acquistare beni immobili, devono iscriversi alla camera di commercio, persino le società semplici. Le associazioni non riconosciute no, anche se dovranno costituirsi per atto pubblico o scrittura privata autenticata, in modo da far risultare le generalità dei rappresentanti. La particolarità è che le modifiche dell'atto costitutivo non hanno una particolare forma di pubblicità, e quindi non c'è garanzia che siano attuali. E' un pò la stessa cosa del procuratore , cui viene revocata la procura, senza però pubblici registri da cui ciò possa risultare. E' appena il caso di rilevare dove voglio andare a parare, cioè al trust, che non avrebbe alcuna forma di pubblicità in proposito.

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