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Home Particolarità IVA la nota di credito non è una novità, ma resta un conflitto di interessi
la nota di credito non è una novità, ma resta un conflitto di interessi PDF Stampa E-mail
Particolarità IVA
Scritto da Administrator   
Giovedì 23 Luglio 2009 00:00

Dovremmo riprendere un vecchio arfgomento trattato da Mauro Vantaggio su Dialoghi di qualche anno fa, cioè le cautele fiscali di cui dovrebbe essere circondata l'emissione di note di credito. Partiamo dal presupposto che, essendo l'IVA basata sul fornitore, in quanto il cliente finale è in genere una persona fisica sprovvista di organizzazione amministrativa solo lui poteva essere investito dell'emissione del documento in esame, in caso di rettifiche in diminuzione delle operazioni. D'altra parte,inserendo la nota di credito nella logica dell'amministrazione aziendale, siamo davanti ad uno dei pochi casi in cui la base documentale per un evento favorevole all'emittente, con riduzione di basi imponibili per le imposte sui redditi e credito IVA, viene redatto dallo stesso soggetto. Forse si sarebbe potuta limitare questa eventualità ai casi di rapporti con utenti consumatori finali, o di fatture di importo minimo, inserite in processi amministrativi seriali, tipo utenze telefoniche, energetiche e simili. Negli altri casi, il documento avrebbe dovuto essere emesso dal cliente soggetto IVA. Salvi forse i casi di erronee fatturazioni, da correggere sin dall'origine, come tali rifiutate dal cliente, nel qual caso l'utilità del documento si esplica solo nell'ambito dell'amministrazione aziendale dell'emittente. ALmeno di quello che per ragioni di controllo interno non voglia semplicemente stracciare la fattura originaria. Poi ci sono le cautele per evitare le finte note di credito, che invece mai vengono consegnate al cliente, mentre i soldi vengono bonificati su un conto dello stesso emittente, o da lui incassati. Oppure vengono acquisiti dal cliente, che si guarda bene dal rettificare i vecchi costi di acquisto. La pericolisità delle note credito sta insomma proprio nella loro atipicità rispetto alla gestione amministrativa seriale dell'impresa, sulla quale come da nostre consolidate teorie, fa affidamento il fisco. Aggiungiamo le note credito emesse dal fornitore che pensi di non essere pagato, e cerchi almeno di recuperare l'IVA anticipata. Pensiamo poi ai casi in cui il fisco dice che non si doveva fare la nota credito, perchè si trattava di una prestazione autonoma del cliente al fornitore, e non di uno sconto del fornitore al cliente.

 Potrebbe essere anche un bell'argomentino per una tesi di laurea o una piccola monografia.

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