Ricevute fiscali e ubicazione dell'esercizio |
Occultamento ricavi | |||
Scritto da Raffaello Lupi | |||
Domenica 26 Febbraio 2012 07:55 | |||
Ieri abbiamo fatto una bella riunione dell'AIPDT , acronimo per associazione italiana professori diritto tributario , dove tra l'altro ho avuto la sensazione che ci siano tutte le premesse per passare dalla legislazione fiscale al diritto tributario, superando i dubbi che sollevavo in un diverso post, e che comunque dipendono da un disorientamento generale delle scienze giuridiche, che si riflette particolarmente nella nostra materia. Ma non è questo il punto, adesso, perchè si tratta del pranzo, dove siamo tutti andati in un ristorante
davanti all'università. Durante il pranzo avevo esposto ad alcuni colleghi la correttezza delle rilevazioni di alcuni economisti secondo cui "gli autonomi" di paesi ad alta moralità fiscale, come gli stati uniti o la danimarca...si comportano esattamente come i nostri (a conferma che le tasse si pagano quando qualcuno te le chiede), solo che quei paesi per loro fortuna hanno meno autonomi. Allora mi chiedevo, e chiedevo ai colleghi, come facessero gli autonomi americani a omettere la registrazione degli incassi in un contesto dove i contanti oramai sono spariti. Una risposta è venuta all'uscita del ristorante, dove il collega aveva concordato un pranzo a prezzo fisso. Siccome eravamo alcune decine, e raccogliere i soldi avrebbe creato problemi (oltre a superare il limite alla circolazione del contante !!!), ognuno pagava all'uscita per conto suo. Mentre fuori dal ristorante ci si salutava, qualcuno aspettava il taxi , qualcuno si scambiava passaggi in macchina, molti dicevano "mica me l'ha fatta la ricevuta fiscale!!. A me invece l'aveva fatta e non per caso, perchè avevo solo una banconota da 50 euro e quindi avevo pagato con carta di credito!!. Come altri colleghi che avevano anch'essi avuto la ricevuta. Stamattina, mettendo in ordine le tasche, mi casca l'occhio sulla ricevuta fiscale, e vedo che mentre il ristorante stava a Roma Sud (non dico l'indirizzo per non fare delazioni fiscali) la ricevuta fiscale era priva di qualsiasi indicazione del locale, ed era intestata a una società che aveva sede all'altro capo della citta', il che può essere benissimo, ci mancherebbe. Però tecnicamente mi chiedo in che modo assicurarsi della corrispondenza tra le ricevute fiscali e l'ubicazione dell'esercizio. In che modo essere sicuri che il ristorante di piazza Navona non emetta ricevute intestate a una società cartiera. Facevamo bene , coi colleghi, durante il pranzo, a prendere in giro la tendenza mediatica a vedere la ricevuta fiscale come una prova di santità tributaria....A questo punto la testa comincia a fantasticare di come possano fare gli americani....Aperture di società con partita Iva in mezz'ora (decreto semplificazioni), loro intestazione a un rumeno, apertura di un conto bancario intestato alla società con appoggio del POS su questo conto, da cui poi i soldi spariscono per destinazioni ignote..senza ovviamente essere registrati...boh...neanche a dire che ieri ho mangiato troppo, perchè le portate erano tante, ma il cibo così così...evasore va bene, ma almeno non mettere il parmigiano nella pasta al pesce, che era pure passata di cottura!!!
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