L’elenco clienti e fornitori hanno fatto la fine che meritavano, però l'elenco fornitori, opportunamente adattato, avrebbe consentito di segnalare le prestazioni di piccole imprese a grandi imprese o enti pubblici. In assenza di segnalazioni al fisco, queste operazioni sono oggi ad alto rischio di omessa dichiarazione, come da sempre rileviamo ora anche su questo sito (e come si indica anche nell'appunto del centro studi Nens allegato). La tentazione - semplice semplice - di non registrare la fattura è molto forte e non trova ostacoli, perchè di quella fattura al fisco non viene comunicata in alcun modo l’esistenza.

L’elenco fornitori serviva a quest’opera di segnalazione, perchè i  suoi dati potevano essere incrociati con le dichiarazioni dei clienti, esattamente come avviene per la ritenuta d’acconto. Ed ovviamente a nessuno è mai venuto in mente di chiedere ai sostituiti un elenco con l'indicazione dei sostituti. Si tratta di allargare l'ambito delle segnalazioni su cui si regge la tassazione analitico aziendale, passando "dalle ritenute alle segnalazioni" e  segnalando anche gli  “autonomi” titolari di reddito di impresa, che oggi sfuggono a qualsiasi informazione al fisco, e quindi fatturano ma non registrano. Quando infatti un “autonomo d’impresa” con piccola organizzazione emette fattura verso una grande organizzazione, che altrimenti non lo paga, la tentazione - semplice semplice - di non registrare la fattura è molto forte e non trova ostacoli, perchè di quella fattura al fisco non viene comunicata in alcun modo l’esistenza. Inoltre, un obbligo di segnalazione servirebbe anche a ostacolare le possibilità di dedursi fatture fittizie autoprodotte (o emesse da cartiere, ma chi fa da se fa per tre ed è meno ricattabile)  senza altra segnalazione che “metterle in archivio”.

Insomma, l'elenco clienti invece non serviva a nulla....salvo il velleitario accertamento sintetico di massa, di cui si vaneggia nel seguente appunto del nens, il centro studi di visco e bersani, dove per altri versi si ribadisce giustamente quanto da sempre rileviamo su dialoghi sull'utilità dell'elenco fornitori, sia pure depurato delle cifre minime, dei dati già soggetti a ritenuta d'acconto, delle operazioni tra grandi imprese. Insomma, al nens manca una teoria della tassazione analitico aziendale, ma la buona volontà c'è...salva appunto la divagazione sul "sintetico di massa", grazie all'elenco clienti, che appare quasi come uno scherzo.

elenchi iva e sintetico