Una manovra di gettito e di facciata |
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Economia, diritto e tassazione | |||
Scritto da Raffaello Lupi | |||
Mercoledì 10 Ottobre 2012 12:42 | |||
C'era bisogno di soldi, anche se la BCE compra i titoli, e lo spread è sceso, i nostri conti pubblici scricchiolano comunque, la gente si aspetta il miracolo da una politica immaginata con la bacchetta magica e quindi ci si inventa una manovra di rigore (una stangata IVA) presentata col tagliomaldestro dell'irpef per i redditi più bassi , tanto per andare in conferenza stampa a testa alta. Non è vero che è stata tagliata per i redditi bassi è stata tagliata per tutti, perchè tutti passano da quelle due prime aliquote: quindi il costo è elevato, e spalmato su tutti i contribuenti. Il massimo beneficio è di 300 euro, che non sono quelli che ti cambiano la vita. Se hai solo un reddito di 30 mila euro l'anno. Tanto valeva aumentare le detrazioni , la no tax area etc.. mirando su chi ha solo 30 mila euro. Comunque il governo , la Pubblica amministrazione, non ha strumenti per vedere chi sono i poveri, per distinguere le varie situazioni, ed il reddito irpef è un indizio debolissimo. Su questo aspetto manovra di facciata, che consente di dire ai talk show "abbiamo ridotto le tasse". Ma il problema è far funzionare lo stato, non restituire pochi spiccioli su tanti contribuenti. L'agrgavio IVA colpisce solo chi la paga, cioè la grande distribuzione e il commercio "controllabile", l'extracomunitario col transit se ne frega. Sui tagli di spesa siamo d'accordo, ma bisogna vedere in che misura incidono davvero sugli sprechi, magari nelle alchimie della contabilità pubblica , dei tagli fatti dall'alto, chiudi la struttura che funziona e lasci quella che non serve a nulla: la spesa pubblica è un buco nero dove nessunosi prende rischi e una lampadina costa otto volte quanto costerebbe chiamando un operaio, e venti volte quanto costerebbe facendo da soli.
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