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Teoria della tassazione
Scritto da Administrator   
Mercoledì 09 Settembre 2009 00:00

Il motivo del titolo lo vedete alla fine.....Iniziamo dicendo che la valutazione di un paese non è solo globale, Francia rispetto a Germania o Cina rispetto a India, ma è anche settoriale. I paesi possono essere confrontati per la sanità, l'istruzione, le infrastrutture, il sistema produttivo, la giustizia e infine i tributi. Nei discorsi da autobus che si intrecciano sulla tassazione, si sente spesso dire "beh , ma è così per tutte le cose italiane" , Invece 

  basta conoscere un pò la tassazione, soprattutto l'adempimento e l'occultamento della capacità economica , per rendersi conto che non è così. Aveva ragione Marco Vitale quando a proposito dell'IVA parlava di imposta europea gestita dai Borboni.  Ma naturalmente il problema non è delle istituzioni, ma della cultura di riferimento, della teoria. Fatto sta che in materia di tassazione l'Italia è molto peggio di quanto sia in materia di sistema produttivo, infrastrutture, sicurezza, sanità, istruzione e persino sistema giudiziario. Certo, la pubblica amministrazione sta messa male dappertutto in Italia, soprattutto a causa di un atteggiamento sbagliato verso la legislazione, qualunque essa sia, che invece di portare chiarezza offre pretesti, scuse, strumenti di ricatto, coperture di ogni genere alla vita disonesta, o semplicemente pigra. Comunque basta parlare con un dirigente di imprese multinazionali che ha girato un pò il mondo per rendersi conto dell'ambiente da incubo esistente in Italia. Da incubo nel senso di "senza punti di riferimento", senza comportamenti consigliabili per conoscere i propri doveri e i propri diritti. Ci sono dei paesi dove i diritti diventano favori a pagamento, e si vive benissimo con una sana corruzione organizzata: si sa qual'è la regola e si fa. In altri paesi c'è una condivisione delle regole, non si chiedono favori a pagamento, ma si chiedono pareri e si consultano i codici. Da noi semplicemente le poche migliaia di grandi organizzazioni dove non si può mentire non sanno come comportarsi, mentre chi può mentire prende le sue ampie rivalse nell'ombra, anche a prezzo di qualche bastonata alla luce del sole (a proposito ho in cantiere un pezzo dal titolo "il silenzio degli "innocenti" sull'imbarazzo delle associazioni industriali di fronte al ruolo dell'industria nella tassazione analitico aziendale... prima o poi lo metto in rete..., ma anche loro. senza una teoria della tassazione non sanno che pesci pigliare). Fatto sta che oggi come oggi, quanto ad adeguatezza dei nostri schemi per spiegare la tassazione, rispetto alla nostra organizzazione sociale, siamo a livello del Burundi, oltretutto ci piace pure cantare....e qui scatta lo stereotipo "italiani mandolino spaghetti"..ma qui ricado nei luoghi comuni: invece in genere non possiamo paragonarci al Burundi, ma per la tassazione si!!!. Anzi certamente stanno meglio loro, se si guarda il rapporto tra tassazione e sistema paese.

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Ultimo aggiornamento Martedì 22 Settembre 2009 20:53