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Una teoria per i tributaristi

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Home Controlli e contenzioso L'accertamento sintetico in un convegno AIPDT a Napoli
L'accertamento sintetico in un convegno AIPDT a Napoli PDF Stampa E-mail
Controlli e contenzioso
Scritto da AIPDT   
Giovedì 16 Gennaio 2014 15:04

L'accertamento in base alla spesa è stato al centro delle discussioni tributarie dell'ultimo biennio e l'università Federico II di Napoli gli dedica un convegno nella mattinata di venerdì 28 febbraio 2014, col programma di cui alla locandina allegata . Dopo i saluti, la forma sarà quella seminariale, con una discussione coordinata dal prof. Fabrizio Amatucci , segretario dell'AIPDT, associazione dei professori di diritto tributario, che sponsorizza l'evento, nel corso del quale

 si cercheranno di comprendere aspetti applicativi del redditometro, sullo sfondo della determinazione del reddito in base alla spesa. L'argomento sarà esaminato dai vari punti di vista indicati nella locandina suddetta, interrogandosi soprattutto sull'efficienza e sistematicità della determinazione del reddito in base al suo consumo rispetto alla determinazione "alla produzione", forse più efficiente nei casi in cui esiste una attività produttiva "dominante", continuativa, che ne faccia escludere altre e cui si possa collegare il tenore di vita dimostrato dal contribuente. Ci si interrogherà quindi sulla possibilità di questa determinazione di essere "sistematica", con una massa critica di interventi sufficiente ad indurre adeguatamente, anche sotto questo profilo, all'autotassazione. Si cercherà di distinguere l'utilizzazione della spesa privata come ausilio concreto alla determinazione della ricchezza non raggiunta dalle aziende ovvero come legittimo marketing politico diretto a recuperare coesione sociale, visto che tutte le categorie di contribuenti, divise dalla tassazione alla produzione, sono omogenee nella tassazione attraverso il consumo, dai professionisti, ai dipendenti, agli artigiani , ai commercianti. Si cercherà di capire in quale misura, nella determinazione valutativa della ricchezza sia più semplice per gli uffici far riferimento alll'attività da cui proviene il reddito che disperdersi nei rivoli in cui esso viene consumato. Inoltre bisognerà valutare in quale misura i fornitori al consumo finale possano procurarsi le generalità effettive dei clienti ai fini della compilazione dello spesometro. Anche se i contribuenti coinvolti da questa procedura dovessero essere pochi, si pone un problema di loro tutela, procedimentale e processuale, sia dal rischio di un'eccessiva invadenza investigativa , alla base delle discussioni sul rapporto con questo strumento  accertativo e la privacy. SI esamineranno anche i rischi di una eccessiva sbrigatività nella determinazione della ricchezza, dovuta alla scarsità di tempo disponibile rispetto alle molte "ore uomo" richieste da questa metodologia , anche per esaminare le prove contrarie offerte dal contribuente, con complessi riferimenti alle posizioni di terzi (familiari) o ad altre fonti di spesa (smobilizzi patrimoniali, debiti, etc.).  Ulteriori indicazioni sulle posizioni personali dei vari relatori possono essere individuate in questo diverso post

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