Un archivio permanente per alleggerire le dichiarazioni e razionalizzare le banche dati |
Controlli e contenzioso | |||
Scritto da Raffaello Lupi | |||
Domenica 26 Febbraio 2012 19:10 | |||
Le banche dati si moltiplicano, eppure sulla dichiarazione dei redditi, ogni anno, si ripetono le stesse informazioni nell'allegato studi di settore, che quindi è necessariamente stringato. Le condizioni strutturali dell'attività sono sempre quelle, e si possono chiedere informazioni molto più analitiche , se le si richiede una volta sola , con un modello di inizio attività/variazione dati molto più analitico di quello oggi esistente. Che andrebbe appesantito, alleggerendo invece le dichiarazioni. Anche questo elemento conferma la necessita’ di passare dalle dichiarazioni annuali agli schedari permanenti, acquisendo informazioni stabili di carattere pluriennale, sia sulle caratteristiche dell'attività del contribuente, sia sulle sue condizioni patrimoniali , personali e familiari, cioè relative a persone, in genere i genitori, che sostengono il suo tenore di vita. Per governare la fiscalità occorrono informazioni stabili di carattere pluriennale, non provenienti da mille banche dati diverse, ma coagulate sul singolo contribuente, superando il mito della dichiarazione annuale, che rischia di frammentare le informazioni, in tante fotografie annuali “senza base permanente”. Anzi , confrontando elementi provenienti dalle banche dati estemporanee e la dichiarazione dei redditi, possono emergere incongruenze apparenti, che fanno solo perdere energie all'agenzia delle entrate, distolte da attività più utili. I metri quadrati, la tipologia della attività, i beni strumentali, il numero dei dipendenti, l'ubicazione, una descrizione analitica, sono elementi permanenti che non variano ordinariamente di anno in anno. E che nel loro complesso il commercialista può certificare, con un suo impiego ragionevole, dopo i flop dei visti leggeri e pesanti, finalmente un "visto pensante". E' un altro aspetto del "tutoraggio" delle aziende minori e delle attività "senza azienda", ma anche delle aree critiche delle aziende un pò più grandi, dove il titolare può rimanere "solo col contante" o "solo coi clienti". Anche l'archivio personalizzato permanente aiuta a prevedere le aree “critiche” della determinazione della ricchezza, in relazione all'azienda e anche alla composizione proprietaria. Perchè da che mondo è mondo , e soprattutto nella civilità industriale, la ricchezza si tassa prima di tutto dove si produce.
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