Il sabato è sempre festivo.

La modifica degli orari di servizio degli uffici pubblici ha mutato nel tempo quella che era l’originaria considerazione del sabato quale giorno feriale in cui potevano essere compiuti tutti gli adempimenti processuali.
Si era dunque posto il dilemma se considerare il sabato quale giorno feriale o festivo, dilemma su cui il legislatore era intervenuto nel 2005, considerando anche il sabato come giorno festivo per il compimento degli atti processuali svolti fuori dell’udienza (cfr. art.155, comma 4 e 5, c.p.c.). Tale disposizione in un primo momento avrebbe dovuto trovare applicazione solo per i giudizi incardinati dopo il 1° marzo 2006, data di entrata in vigore della citata modifica legislativa con gli inconvenienti che saranno indicati in un apposito contributo che verrà pubblicato sulla rivista Dialoghi tributari.
Equivoci ormai superati per effetto della recente riforma del processo civile che ha abrogato lospartiacque tra cause anteriori e posteriori al 1 marzo 2006. Resta da chiedersi se sia una disposizione “interpretativa”  con riferimento ad eventuali decadenze intercorse tra il 2006 e il 2009. Il mondo giuridico si adatta al mutare delle esigenze economico sociali, ma lo fa con formalismo e lentezza!!
A parte questi strascichi, l’equiparazione quest’anno ha degli effetti particolarmente significativi nel la proroga dei termini processuali; infatti, quest’anno il 31 luglio cade proprio di sabato e pertanto i termini in scadenza a quella data, vengono prorogati al giorno feriale immediatamente successivo (ossia lunedì 2 agosto), consentendo di rinviare tutti gli adempimenti processuali (ivi compresa l’impugnazione di un eventuale atto di accertamento notificato il 1 giugno) fino al 16 settembre 2010!