rinvio delludienza ad iniziativa del giudice? |
Controlli e contenzioso | |||
Scritto da Raffaello Lupi | |||
Mercoledì 14 Luglio 2010 07:31 | |||
In una udienza ci Commissione tributaria regolarmente convocata, il presidente relatore, che per impegni di ufficio non aveva potuto approfondire la causa, chiede di disporre un rinvio. In altri casi il relatore è ... semplicemente assente. Prima di tutto occorre lamentare la mancanza di orgasnizzazione delle commissioni, che non sono attrezzate, nell'era del processo telematico, per effettuare comunicazioni rapide alle parti di questo impedimento del giudice. Quando magari all'udienza si recano professionisti da altre citta', con notevoli perdite di tempo e di denaro. Ma è un riflesso del formalismo e del sospetto avvocatesco, secondo cui l'unica comunicazione valida sono le carte bollate. In un normale processo civile o penale, dove le udienze possono essere interlocutorie, questo rinvio ad iniziativa del giudice appare innocuo. Le parti tendono a prenderne atto e ad accettarlo di buon grado, anche perchè il giudice ha il coltello dalla parte del manico. Il processo tributario, però, è prevalentemente scritto, l'udienza è una sola e potrebbe anche non esserci. Mettiamo che una delle parti abbia Equitalia in casa o abbia altri motivi per chiedere una decisione rapida. Può chiedere che la sentenza sia messa comunque in decisione senza l'udienza? Nell'accordo di controparte, il giudice può decidere allo stato degli atti? Magari con una richiesta scritta, ove il relatore non si sia presentato, Tenendo conto che per un rinvio passano in genere anche alcuni mesi. Vedremo di trovare i riscontri a queste riflessioni, anche per un articolo su dialoghi. Capitolo 1 Il fisco puzza dalla testa....
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