Santi Licheri e le commissioni tributarie |
Controlli e contenzioso | |||
Scritto da Raffaello Lupi | |||
Lunedì 05 Aprile 2010 06:54 | |||
A 92 anni è morto anche il giudice televisivo di Forum, Santi Licheri, cordiale, determinato e deciso. Ora si è davvero "ritirato per deliberare" come diceva sempre. Mi ricordava i giudici migliori delle commissioni tributarie. Chissà, forse, in quanto giudice ordinario, era stato anche magistrato tributario. Una tipica sensibilità "generalista" come tutti i magistrati, curiosità, estraneità ai perfezionismi della tassazione aziendale, tendenza a inserire la controversie nelle proprie chiavi di lettura della convivenza sociale e dell'ordinamento giuridico. Una conferma che il diritto è un settore del sapere umanistico , ed è valutazione. Valutazione in base a criteri provenienti dal gruppo sociale, prima di tutto valori, e poi regole. Ci sono, nel processo tributario, difficoltà per chi deve valutare in base a regole che nessuno gli chiede di conoscere, come requisito per assumere la carica: legislazione aziendale specialistica, di cui molti giudici, inevitabilmente, non hanno mai sentito parlare. Eppure se la cavano benissimo, proprio come faceva Santi Licheri, pur pagando un prezzo inevitabile alla necessità di improvvisare. La soluzione non è dare ai giudici ripetizioni di contabilità, prassi commerciali, percentuali di ricarico, rapporti tra bilancio e dichiarazione, scissioni e fusioni applicate alla determinazione di ricchezza. Bisogna solo prendere atto che l'istituzione di riferimento è l'amministrazione, e quindi processare meno processare meglio.
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Saluti
stefano aplestini